Grazia Visconti

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messaggi dai lettori


Di seguito alcune delle tante e-mail che ho ricevuto dalle persone che stanno leggendo o che hanno letto Escort life. Ma anche i messaggi più interessanti estrapolati dal mio blog.
Li pubblico perché ognuno di essi esprime uno stato d'animo, un frammento di vita, un sentimento che mi piacerebbe condividere con tutti i lettori del mio sito. Naturalmente, ognuno è libero di esprimere la propria opinione anche se a volte da me non condivisa.
Per ragioni di privacy non saranno pubblicati dettagli (inclusi nomi particolari) che potrebbero identificare le persone che mi scrivono.
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16 aprile 2009  22:30 - messaggio inviato da Enrico

Sto terminando il suo libro. Lo trovo, per ora, moderno e senza pudore. Io l'ho acquistato perché (sono un maschio) mio malgrado dovrei "attaccare" la professione (forse occasionale) di escort. E il suo libro fornisce ottimi consigli di etica. Cordiali saluti.


31 dicembre 2008  18:46 - messaggio inviato da Matteo

Salve, con questa mail per riallacciarmi all'argomento prostituzione on line di cui lei ha fatto anche espressore di parere Vittorio Sgarbi.
Io vorrei capire appunto per quale motivo nei confronti dei quotidiani nazionali, di tanti bisettimanali, di certe reti locali, questo tipo di pubblicità è largamente consentita, mentre nei confronti dei siti internet c'è sempre un certo additamento e continuo monitoraggio, alla ricerca sempre di qualche buona scusante per mettere in difficoltà penali i relativi gestori. Si sente parlare continuamente di siti posti sotto sequestro, di sequestro dei materiali informatici, di denunce di favoreggiamento e sfruttamento, di processi e condanne e quant'altro. Ma per i giornali no, tutto bene, tutto normale. Eppure i costi degli annunci di questo tipo superano ampiamente quelli dei normali siti di escort. Quindi, almeno il reato di sfruttamento della prostituzione in particolar modo, sarebbe ancora piu' perseguibile.
Ma allora come mai queste differenze? Tra l'altro la cosa che ho notato è che se un gestore di un sito paga la sua quota fiscale per lo svolgimento della sua attività ( tasse ), ecco che la tolleranza assume forma quasi come nei confronti dei giornali.
Ma allora io mi chiedo come mai si parla di favoreggiamento e sfruttamento se poi lo stato ( volutamente in piccolo ) ci percepisce anche dei guadagni? Devo dedurre che tali attività non sono illecite dunque. Non credo che sarebbe molto costituzionale se lo stato ( ancora una volta volutamente in piccolo ) ricevesse dei proventi da delle attività illegali! O sbaglio? Grazie.


02 dicembre 2008  10:54 - messaggio inviato da Ivan

Grazia, buongiorno.
Prima di scrivere la mia "recensione" riguardo "Escort Life", ritengo opportuno fare la breve premessa che segue nel periodo sottostante.
Ritenermi estraneo al "mondo parallelo" degli e delle Escort, dei "marchettari", degli spogliarellisti e delle spogliarelliste, dei pornoattori e delle pornoattrici, dei live hard performers e delle sexy stars, sarebbe ipocrisia per antonomasia, negativissima qualità che aborro nel modo più totale.
Fatta questa doverosa premessa, che dirti riguardo il tuo libro? Sai, definire quest'ultimo con una miriade di aggettivi, a mio avviso, sarebbe decisamente riduttivo! Credo che un buon saggio si possa considerare tale quando riesce a trasmettere dei forti stati emozionali al lettore. Proprio su questo punto desidero soffermarmi: "Lo stato emozionale del lettore"! L'intensità di esso, per ovvie ragioni, è direttamente proporzionale all'abilità dello scrittore o, come in questo caso, della scrittrice. :-) Bene, che "Escort" life sia stato scritto da una abile scrittrice è assodato! Primo implicito complimento ricevuto, contenta? ;-) Ora passo al punto cardine della mia atipica e strampalata "recensione": quale è stata la cosa più importante che ho provato coccolando i miei occhi e la mia mente durante l'attenta lettura del testo in questione.
Grazia, non ti nascondo che hai avuto la facoltà di farmi perfino commuovere in alcuni passi della tua "sexy inchiesta": alludo al modo in cui mi sono rispecchiato sia in alcune persone da te intervistate, coinvolte in prima persona nella "professione" di accompagnatori, che in te mentre portavi avanti le interviste! Mi spiego meglio: rispecchiamdomi in te ho "visto", come già mi è capitato altre rare volte nella vita, me con gli occhi che avevo prima di essere parte integrante del fenomeno "uomini a pagamento". Aggiungere altro per spiegarti i motivi per i quali delle lacrime hanno fatto capolino dai miei impenetrabili occhioni neri, non credo serva: sono sicuro che hai già capito cosa mi ha indotto a commuovermi... ;-) Ti invio un forte abbraccio!
P.S. Ovviamente e per diverse positive ragioni, rimango ancora volontariamente legato all'ambiente descritto in "Escort life".


23 novembre 2008  12:31 - messaggio inviato da Serena

Cara Grazia, buongiorno.
Grazie mille del tuo messaggio, nel frattempo sto finendo il tuo libro: è fatto davvero bene, con uno sguardo oggettivo, senza commenti e moralismi inutili - finalmente un vero e proprio studio... Mi piace molto come scrivi.
Non sono una escort ma solo una donna che, laureata in lingue con un paio di master [...], da sempre viaggia per lavoro da sola, come libera professionista [...], dopo che ha cambiato vita 8 anni fa con un colpo di testa vero e proprio! - [...].
Il mio interesse (con un po' di arrabbiatura nei confronti della mentalità italiana...) al mondo di cui scrivi è da un lato un interesse ad un aspetto sfaccettato ed in espansione della nostra società/cultura, dall'altro un fatto personale, dato che viaggiando spesso, mi è capitato qualche volta (in Germania - Amburgo, Berlino, Monaco) di rivolgermi ad agenzie per un accompagnatore. Non ci ho fatto sesso, anzi, confesso che ho cercato un accompagnatore proprio per evitare la solita proposta di dopocena, quasi sempre "allegata" all'invito a cena di un uomo e praticamente ovvia (per gli uomini) se l'invito a cena parte dalla donna. Mi sono goduta qualche ora fine a se stessa, senza impegno, grazie e arrivederci, con un uomo bello e piacevole che mi ero scelta, un pomeriggio o una serata carina in giro per una città nuova, senza parlare di lavoro, magari visitando dei posti che come turista nessuno ti indicherebbe.
La cosa può sembrare un po' materialista - tipo supermercato: marmellata di ciliegie o fragole, con o senza zucchero ecc. - però almeno sai quello che compri. Poi in posti come la Germania, dove gli uomini stanno abbastanza al loro posto e non ti rimorchiano per strada o nelle birrerie, alla fine è stato il minimo sforzo col massimo rendimento, è stata una cosa molto carina. Ho incontrato un attore, un ballerino bravissimo e un paio di ragazzi simpatici che mi hanno fatto da guida turistica: tutti molto educati, spiritosi e affascinanti (a chi piace il cervello e la razza nordica...). Le agenzie le ho trovate on line - oltre alle foto avevano on line il curriculum dei ragazzi/uomini (di tutte le età e per tutti i gusti) - che balli sanno fare, cosa hanno studiato, che interessi e argomenti di conversazione hanno, che lavoro fanno (molti sono nel campo dello spettacolo, ma non solo - presumo alcuni laureati in economia siano perfetti per alcune noiosissime cene di lavoro!) - e i costi (intrattenimento semplice/cena o tariffa "erotica": tutto ben specificato e pubblicato sul sito). Niente scambio di numeri telefonici diretti - tutto tramite ufficio, pagamento anticipato, rimborso totale o parziale per disdetta anticipata (o buono sul prossimo acquisto), volendo ricevuta fiscale. A fronte di tutto questo, sono un po' spiazzata davanti ai siti italiani, molto diretti, tantissime donne, pochi uomini, moltissimi "nudi" e crudi. Pur trovandomi di continuo in viaggio per l'Italia per lavoro, molto annoiata in alcune serate coi soliti amici (ormai tutti sposati e con prole, soliti discorsi, li vedi solo quando passi da quella città, non cambiano mai ecc.) e anche molto perplessa su persone che ti presentano, confesso effettivamente di essere però assolutamente reticente e spiazzata a chiamare direttamente uno di questi "gents" seminudi.
Confesso, che di recente sono spesso spiazzata anche sul lavoro, quando le agenzie con cui lavoro come interprete da ormai 15 anni, da un paio d'anni mi chiedono sempre più spesso la disponibilità (per fiere e congressi) anche sui dopocena e/o mi chiedono di incontrare il cliente prima (ma non per il briefing di spiegazione del prodotto...).
Similmente, anche sul lavoro di [...], nelle ultime stagioni sono capitate diverse richieste "particolari" (pernottamenti, week end), mentre svolgevo immersioni o corsi privati su yacht di lusso. No, al momento non sono proposte che accetto: la mia vita è un'altra, soprattutto ora che me la sono scelta tutta, mi sento libera di decidere sempre e me la costruisco giorno per giorno! In passato, lo ammetto, specie quando lavoravo come manager nello spettacolo, sono stata l'amante di tizio, caio... forse a mia volta sono stata cercata per il ruolo che avevo... il confine è sottile, oltre ai sentimenti, l'idea di fare una carriera bella e veloce, ha un ruolo sia per gli uomini che per le donne: qual è il confine con la prostituzione non lo so proprio...
Eppure, nel quotidiano, constato che il mondo sta girando a 3000km/h...
Al momento mi trovo in [...] (altro paese complicatissimo per lavorare come donna, in cui più che un accompagnatore necessiterei di una guardia del corpo!) [...] Buona domenica :-)


08 novembre 2008  14:56 - messaggio inviato da Jane

Non ho ancora letto il libro di Grazia, ma penso che lo farò quanto prima, mi piace molto come imposta le questioni, con occhi molto lucidi e realistici, prendendo in considerazione ogni mutamento del nostro mondo.
Non nascondo che sono arrivata a questo blog passando dal sito di un escort di lusso. In una società in cui è vero tutto e il contrario di tutto, in cui stanno saltando tutti i parametri, un prodotto di cui vedi le caratteristiche e di cui ti stimolano i tratti positivi è quanto meno una garanzia... E non sono affatto convinta che si compri solo sesso, in quanto se così fosse non prolifererebbero i blog pieni di parole: si tratta di un prodotto eclettico e composito.
Ho fatto per diversi anni l’interprete e viaggiato mezzo mondo: alla fine il mio lavoro era anche un lavoro di pubbliche relazioni, di vestiti e apparenza. Ok, non era prostituzione, ma era sempre al 50% un lavoro di apparenza.
Dietro un lavoro così tosto, con una facciata così radicale, come quello di qualcuno che si prostituisce, c’è sempre un lavoro altrettanto esagerato di repressione del proprio io, di vestizione di una maschera, per non parlare poi degli effettivi sacrifici, della costanza di lavorare sul proprio corpo, sulla propria pelle, quotidianamente, senza mai esibire stanchezza o defaillance.
E allora ben venga che almeno venga riconosciuto come lavoro. Ho visitato i quartieri erotici di Amsterdam, ma non solo, anche diverse città tedesche come Amburgo hanno qualcosa di simile. Sono decorosi e carini e non li ho trovati affatto volgari, oltre al fatto che non sono per nulla pericolosi (ad Amburgo ci ho fatto una passeggiata dopo esser stata a vedere il musical CATS...) quale donna in Italia, se anche si fermasse la macchina, avrebbe il coraggio di scendere sotto un cavalcavia della tangenziale anche alle 18?
Parliamone...
Forse si smetterebbe di considerare il sesso un tabù e non sarebbe quella cosa così trasgressiva che è necessario drogarsi o ubriacarsi per farla o trovarla... Come si organizzano pullman e pacchetti turistici per raggiungere i casinò, si può arrivare ad organizzare dei pullman verso i quartieri a luci rosse o dei week end con incluso l'accompagnatore, ma alla luce del sole, uno svago come un altro...
...e tutto sommato, se si parla di escort, non rovina forse di più una famiglia il gioco d'azzardo piuttosto che una serata con un/una professionista?


02 settembre 2008  09:18 - messaggio inviato da Fabio

Le interviste fatte a V. Sgarbi in materia di prostituzione sono distruttive e in merito al fatto di poter riconciliare in qualche modo l'attività più antica del mondo con il nostro condizionamento secolare cattolico radicale. (Il suo modo di esprimersi è penoso, il suo linguaggio corporale manifesta parecchia psicopatia e problemi personali).
Aggiungerei inoltre che l'italia oltre ad essere ormai inequivocabilmente il fanalino di coda dell'europa in quanto a democrazia, non potrà mai risorgere come nazione di cultura se continueremo ad avere prostituzione illegale lungo le strade, smercio di giornali porno nelle edicole dove si vendono le sorprese per bambini, e vendita di viagra in farmacia, con ogni altra sorta di psicofarmaci per tenere il popolo addormentato.
Tutte queste contraddizioni le dobbiamo ad esponenti di retrocultura come Sgarbi che con le loro parole giocano a vantaggio degli integralisti cattolici, che sono quelli che poi si masturbano con le riviste porno dopo aver preso il viagra in vendita un po' ovunque.


27 agosto 2008  20:36 - messaggio inviato da Anna

Gentilissima Grazia,
prima di tutto le faccio i complimenti per il libro è veramente interessante.... Molti miei amici hanno avuto il piacere di leggerlo e spesso ci capita di parlarne così iniziano lunghi dibattiti in merito; da chi è contrario alla prostituzione in genere a chi è favorevole. Può anche accadere di scoprire inedite rivelazioni ovvero di amici "caduti" nella tentazione di provare esperienze diverse con Escort di lusso. Alcuni di loro sono diventati clienti abitudinari soddisfatti del rapporto che si è creato col tempo fatto di dialogo, tenerezza e ovviamente sesso...
Certamente l'idea di poter passare una serata con una Escort o Gigolo senza aver legami particolari può essere eccitante soprattutto quando, navigando su internet, ti trovi davanti fisici mozzafiato a disposizione per quasi ogni tasca. In ogni caso credo che questo fenomeno, sempre più in crescita, sia sintomo di solitudine in una società in continua evoluzione dove tanti dettagli importanti stanno velocemente scomparendo.... su questo punto potrei scriverle per ore...
Non credo che sarei in grado di pagare per avere compagnia soprattutto perchè adoro il corteggiamento fatto di sguardi ed intuizioni che non penso potrei avere aprendo il portafoglio. Certamente tutto può accadere ed alcune inibizioni potrebbero scomparire durante una cena e soprattutto dopo aver bevuto una buona bottiglia di vino....
Non condanno nessuna forma di prostituzione purchè esercitata da persone adulte quindi consapevoli delle loro scelte e condivido pienamente la filosofia del "vivi e lascia vivere" citata anche da lei nel libro...


03 agosto 2008  11:00 - messaggio inviato da Roby

Ciao Grazia, scusa se mi permetto di darti del "tu", ma da quel che ho letto sei una persona gradevole, sincera e intelligente, per questo uso questa forma per scriverti.
Ti dico subito che non ho finito il libro, ma ne sono rimasto entusiasta dalla prima pagina: un libro così sognavo di averlo tra le mani da parecchi mesi! Appena l'ho visto in libreria, l'ho afferrato per paura che fosse l'ultimo (ho lasciato il buco bianco) e ne leggo degli spezzoni ogni giorno.
Questo ambiente mi affascina molto, seppur abbia "solo" 21 anni. Non ti nascondo che da diversi mesi mi trottola nella mente l'idea di iniziare quest'attività. Le mie reticenze sono la mia poca esperienza sessuale e il mio fisico (sono alto 1.82 per 70 kg).
A parte questo, mi sono riconosciuto nell'intervista di Luca, la quale ho trovato piuttosto commovente, soprattutto quando dice di essere vecchio dentro ("mi sento cinquant'anni...")
Lavoro in una delle edicole di [...], e ti posso assicurare che vivo certe situazioni raccontate dalle escort, seppur la mia attività sia completamente diversa. Faccio riferimento ai rapporti che stabilisco colle persone, che siano ricchi, poveri, belli e brutti.
Credo di essere una persona ambiziosa, per questo mi piacerebbe molto parlare con te, in un bel bistrot del centro di [...]. Parlare del libro, di questo mondo, e se vuoi di qualsiasi altra cosa. :) Scusa se sono diretto, ma nel mio lavoro sono obbligato a esserlo! E poi, detto tra noi, dici anche di essere carina, ma non importa il tuo fisico!
E' forse una proposta indecente ma se non te l'avessi chiesto l'unica sicurezza che avrei avuto sarebbe stata di ricevere un rifiuto.
Dal libro ho ben capito che sei di Roma e che non vieni spesso "su", comunque data la dislocazione del mio luogo di lavoro, potresti anche venire in edicola (quella del 1° binario).
Già penso, sempre se stai ancora leggendo, che t'immagini ti stia scrivendo un pazzo! Io sembro pazzo, solo perché sono convinto che molte cose siano possibili se uno vuole intimamente realizzarle. Come probabilmente può essere, se non hai occasione di venire a [...], spero che in tempi non troppo epici possa avere io l'occasione di venire a Roma... magari da una cliente! ;), sempre che tu lo voglia.
Ti saluto, ti ringrazio per la lettura, se hai tempo di scrivermi sarò lieto di leggerti. Buona domenica!


23 giugno 2008  17:17 - messaggio inviato da Luca

Gentile Grazia, il suo libro apre un discorso molto complesso che potrebbe essere oggetto, a mio parere, di un lavoro a parte. Il titolo potrebbe essere: "Come la pornografia è cambiata con internet".
Mi ricordo fino a qualche tempo fa che le edicole abbondavano di riviste "specializzate", cassette e robe del genere che generalmente erano relegate in un angolo nascosto della rivendita. C'erano attori che nel bene o nel male tutti ricordano anche solo di nome: da Rocco Siffredi a John Holmes, alla Moana Pozzi, a Cicciolina a Eva Henger. Ebbene tutto questo mondo è scomparso o è in via d'estinzione. La pornografia è uscita dalle produzioni classiche. L'industria del porno è cambiata del tutto.
La facilità con cui si può costruire un filmato e metterlo poi in internet ha sconvolto quel mercato commerciale. Ci sono siti amatoriali che, costruiti con poca o nessuna spesa, stanno spopolando. Chi sono gli autori? Sconosciuti e sconosciute. Si va dalla ragazzina che si diverte a far vedere le proprie grazie, a scene di sesso in un pulmino in movimento, a scene orgiastiche in una festa di ragazzi.. Una produzione enorme che sfugge a qualsiasi controllo e sopratutto è sfuggita agli editori classici del porno.
Sono poi comparsi nuovi editori che sfruttando l'aspetto voyeristico hanno costruito siti simil-amatoriali a pagamento. Questa almeno è la mia impressione. Quando vedo che in un sito ci sono centinaia di video tutti realizzati con lo stesso stile o sfruttando la stessa idea non posso non pensare che dietro ci sia un'organizzazione che magari all'inizio è nata per caso, ma poi avendo successo si è industrializzata. Per pudore non le scrivo indirizzi, ma sono facili da trovare.


13 giugno 2008  17:55 - messaggio inviato da Cristiano

Ho finito il suo libro! Al mio precedente commento vorrei aggiungere un'altra piccola precisazione. A pag. 304 lei riferisce che risulta una nota stonata il fatto che le escort pur avendo un sito, che pagano fior di soldi, non usano internet quasi mai.
Penso che a loro interessi sopratutto il telefono. Con il telefono SENTONO il cliente e subito sanno qualcosa di lui. Cosa che su internet non è possibile. Usano internet solo per sfogo personale come Clarissa. Per loro la comunicazione è finalizzata alla professione, non a caso ha avuto a volte problemi a contattarle...
Il libro mi è piaciuto un sacco!! A quando un'inchiesta sui cabaret di Praga? :-)) Cristiano


08 giugno 2008  19:25 - messaggio inviato da Cristiano

Sto leggendo con interesse il suo libro sulle escort e su come loro utilizzano internet. Da quello che posso capire internet non viene solo usato come strumento per conoscere nuovi clienti ma anche come mezzo per comunicare. Se Clarissa dice che i clienti non sono persone perchè perde tanto tempo a scrivere il suo blog? A chi sono rivolti i suoi messaggi? Non è forse il tentativo di spiegare se stessi senza essere coinvolti in una comunicazione reale? Vedo una grande solitudine in queste storie.
Internet è anche, come lei dice, voyeurismo. E' pieno di siti hard più o meno amatoriali. Non sono sempre a pagamento. Spesso sono gratuiti. Non vorrei sbagliarmi ma Jennifer Ringley di pag. 60 ha fatto anche molti filmini hard. Le sue "performances" poi sono state replicate in altri siti ma gratuiti. Come sono in rete le scene erotiche di Paris Hilton, che tutto ha bisogno meno che di soldi... Sembra che il farsi vedere a volte pesi più del denaro...


23 maggio 2008  15:21 - messaggio inviato da Amelia

Carissima Grazia, il Suo libro non l'ho conosciuto in nessuna delle maniere qui sopra elencate, ma... ho avuto una sensazione: sono una donna sposata, depressa e repressa fin quando non mi sono imbattuta in un nuovo mondo: quello del virtuale... Da là, è incominciata la mia grande trasformazione, mi sono fatta coinvolgere dalla "second life", tanto che è diventata la mia ragione di vita per certi versi.
Avrei una grande voglia di raccontarmi, e Le faccio presente che ho archiviato tutto. Come puo' cambiarci Internet! Come puo' animarci e a volte esserne schiave. Basta solo avere un po' di tempo, essere sensibili ed affascinate dalla novità per rimanere intrigate dalla rete.
Il Suo libro (per mandare questo messaggio a Lei, devo per forza accettare un campo: mettero' il primo) l'ho conosciuto grazie ad un sogno premonitore: dovevo acquistarlo. Cosi' sfogliandolo mi ci sono ritrovata... la storia è lunga, molto fitta, intrigata e non sono una narcisista, l'ho sperimentata di persona, ne ho parlato a poche amiche e tutte loro mi hanno detto di dare esempio, parlando di me per aprire gli occhi a quelle donne che, oggi, per comunicare o per abbandonarsi ad un mondo che le porti fuori dalla solita routine coniugale, familiare e cmq dalla realtà si lasciano "prendere" da questo gioco fatto di persone... a presto, spero.


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Sex inchiesta sul mondo delle squillo e dei gigolo di lusso in Internet.

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